Animatore turistico: dal MAT alla prima esperienza sul palco

Gli spettacoli di 4FUN sono unici. Prendere la decisione di diventare animatore turistico è stato un momento di svolta nella mia vita. Durante la selezione effettuata al MAT mi chiesero di esibirmi. Canto, recitazione, barzellette, danza, qualsiasi cosa potesse mostrare la mia spregiudicatezza e la mia capacità di stare davanti alla gente.

Ho sempre avuto la passione del canto, certo non sono un professionista, ma mi buttai. Qualche tempo dopo arrivò una telefonata. Mi avevano preso e dovevo dare la mia disponibilità a partire per uno dei villaggi turistici del Gruppo 4FUN. Arrivato al villaggio mi fu assegnato il mio ruolo. Pensavo fosse finita lì e cominciai a lavorare duro per ripagare la fiducia che avevano riposto in me.

Dopo qualche giorno cominciarono le prove per gli spettacoli serali, caratteristica di spicco dei villaggi 4FUN, e fui chiamato. La mia esibizione al MAT aveva lasciato il segno. Era dura. Ci preparavamo con dei professionisti e come dei professionisti. I ragazzi delle luci e dell’audio ci mettevano nelle migliori condizioni possibili. La scenografia e le coreografie erano stupende.

Arrivò la sera della prima. Il mio turno. Le gambe tramavano, la voce sembrava scappata via. Partì la musica e qualcosa mi si sciolse dentro. Ero il padrone della scena, cantai. Non sembravo nemmeno io, era una canzone in inglese. Volarono via i quattro minuti, terminò la musica, chiusi gli occhi. Che avevo fatto! Poi piano piano il rumore degli applausi coprì quello del mare in lontananza. La felicità e l’emozione più grande provata in vita mia.

Sono passati anni da quella prima canzone, è diventata il mio cavallo di battaglia, ora sono più sicuro davanti al pubblico. Sono diventato un buon animatore turistico, lavoro in estate e in inverno. Una sola cosa non è cambiata. L’emozione che si aggrappa allo stomaco quando ad occhi chiusi aspetto l’applauso.